Dal 15 al 17 dicembre torna a Bologna 'Fili', il Festival dell'Informazione Libera e dell'Impegno, organizzato da Libera Bologna in collaborazione con Libera Informazione. Un festival arrivato alla sua settima edizione e nato per raccontare mafie e corruzione sul territorio bolognese, per andare a fondo, confrontarsi, portare alla luce fenomeni nascosti. Al centro dell'edizione di quest'anno il racconto delle mafie a Bologna, i fondi europei e il monitoraggio civico, mafie (in)visibili e i segnali non letti.
Durante il festival saranno presentate due nuove video inchieste sulle infiltrazioni mafiose nel territorio bolognese: la prima è Ipossia montana, inchiesta finalista al Premio Morrione, realizzata da Cecilia Fasciani, Andrea Giagnorio, Sofia Nardacchione. Il lavoro, racconta l'Appennino bolognese tra spopolamento, infiltrazioni mafiose e fondi del Pnrr e stringe lo sguardo su alcune vicende che raccontano la presenza criminale sul territorio. L'ultima, emersa nelle carte del processo di Nebrodi da poco chiuso a Messina, riguarda la mafia dei Pascoli nel territorio di Marzabotto, in particolare sulla collina di Monte Sole. La seconda è Il mondo nascosto del Dopolavoro Ferroviario, la nuova video inchiesta prodotta da Libera Bologna che ha al centro il Parco del Dopolavoro Ferroviario di Bologna: uno spazio che verrà riqualificato dal Comune grazie a un progetto del Pnrr da 11 milioni di euro e un luogo che, tra incendi, un clima percepito come intimidatorio e un'inchiesta giudiziaria dove spunta il nome del Parco, è più complesso di quanto sembra a prima vista.
Tutti gli incontri che costituiscono il programma delle tre giornate sono a ingresso gratuito e si tengono al CostArena, in via Azzo Gardino 48, a Bologna, a eccezione delle proiezioni di sabato mattina, 17 dicembre, riservate alle scuole, che si tengono invece in Cineteca. Tutti gli appuntamenti saranno trasmessi in diretta sulla pagina Facebook di Libera Bologna.
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