"Grazie è la sola parola che oggi
mi sorge dal cuore". Con queste parole l'Arcivescovo di Bologna
e presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei) Matteo
Zuppi ha ricevuto questa sera la cittadinanza onoraria di
Bologna, conferitagli nella sala consiliare di Palazzo
d'Accursio dal sindaco Matteo Lepore di fronte ad una nutrita
platea di consiglieri, assessori ed esponenti del mondo
militare, religioso e civile bolognese.
"All'unanimità - ha detto Zuppi - avete voluto concedermi
questo riconoscimento che è un onore e un legame che ci unisce
ancora di più. Un riconoscimento", ha precisato, non solo e non
tanto personale, ma verso un "noi, che è la chiesa" e che è
presupposto di ogni comunità, soprattutto di una Bologna la cui
sfida è quella "di non avere barriere, di pensarsi in maniera
larga, di essere accogliente verso tutti, allo stesso tempo
conservando la propria personalità", perché "senza il noi
rischieremmo di andare contro l'individualità stessa".
"Noi oggi accogliamo nella nostra comunità un nuovo cittadino
onorario", ha detto il sindaco di Bologna Matteo Lepore durante
la cerimonia di conferimento. Un nuovo cittadino, ha proseguito,
"che ha il compito da un lato di aiutarci ad accendere la
lanterna per andare avanti, ma anche a guardare sempre indietro
di modo che di modo che nessuno rimanga dove noi non vorremmo
stare".
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