Dal discorso di fine anno agli italiani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al discorso "per sola voce sospesa a sorpresa, alle persone, non alla nazione", di Alessandro Bergonzoni, che con "Udendo" si pone l'obiettivo di andare oltre piazza Maggiore, ed arrivare anche nelle carceri, negli ospedali, nelle Rsa. E' questa la novità del Capodanno bolognese, che dopo due anni segnati dalla pandemia torna in piazza Maggiore, con il tradizionale rogo del 'Vecchione' che quest'anno brucerà sul Crescentone (ovvero al centro della piazza).
E poi tanta musica, con Laura Gramuglia e le PopPen dj in consolle. Un Capodanno che torna quindi all'antico, badando però al "risparmio" ha sottolineato il Comune, con un budget di 150mila euro, visto che per quello del 2020, che poi saltò, erano stati "accantonati circa 200mila euro, solo per il Vecchione".
Quest'anno tra l'altro ricorre il centenario del Vecchione e in piazza sono attese circa 10mila persone, per questo il discorso di Bergonzoni e la musica verrà diffusa anche all'incrocio tra via Rizzoli-Ugo Bassi-Indipendenza, fuori dalla piazza. A bruciare sarà il Vecchione d'artista 'Vecchio come una torre" del collettivo Parasite 2.0, che pur essendo risultato vincitore della call pubblica indetta dal Comune nel 2021, lo scorso anno non è stato arso per le misure anti Covid.
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