Dovrebbe aggirarsi attorno ai
trenta milioni la base d'asta che sarà fissata dal Tribunale di
Parma per l'asta di Villa Verdi, la residenza di Sant'Agata di
Villanova d'Arda (Piacenza) che è stata la residenza di Giuseppe
Verdi e che è al centro di una disputa fra gli eredi. Lo scrive
la Gazzetta di Parma, che ha parlato della vicenda con il
presidente del tribunale Pio Massa che ai primi di dicembre ha
emesso l'ordinanza per la messa in vendita.
Il ricavato sarà diviso fra i cinque eredi, il governo ha
messo a disposizione venti milioni per acquistarla e
trasformarla in un museo.
Sono stati catalogati e inventariati circa 7.600 oggetti:
"dal pettine di Verdi al suo cilindro - dice Massa - dalle
carrozze al pianoforte, dai manoscritti ai mobili". La residenza
in sé non è la parte più costosa dell'asta: sarà valutata circa
7 milioni e mezzo, il resto della cifra è data dagli oggetti.
Per avere una stima precisa bisognerà aspettare che la perizia
venga studiata nel dettaglio. Ma il lotto è indivisibile e
protetto da vincoli, quindi niente può essere venduto
separatamente.
In attesa dell'asta, il bene è stato affidato all'Istituto
vendite giudiziarie di Parma che l'ha messa in sicurezza, con
telecamere di sorveglianza. Se la prima asta dovesse andare
deserta, il prezzo verrebbe ribassato sensibilmente, anche di un
quarto. "In ogni caso - dice il presidente del tribunale
parmigiano - lo Stato ha il diritto di prelazione e nulla può
cancellare i vincoli conservativi imposti dai Beni artistici".
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