Una mostra personale di Giuliana Balice (Napoli, 1931), 'Equilibri instabili', sarà ospitata dal 14 gennaio all'1 aprile nella sede della Fondazione Sabe per l'arte: lo spazio espositivo, inaugurato nel novembre 2021 a pochi passi dal Mar-Museo d'Arte di Ravenna, vuole essere punto di riferimento per la promozione e la diffusione dell'arte contemporanea, con una particolare attenzione alla scultura. La mostra, a cura di Italo Tomassoni, attraversa la ricerca artistica di Giuliana Balice con una selezione di sedici opere che vanno dalla fine degli anni Sessanta ai primi anni Dieci del Duemila. Abbandonata la figurazione naturalistica, l'artista si concentra sulle valenze percettive delle forme geometriche nella loro articolazione spaziale. "La determinazione di un campo esperienziale per dislocazioni di moduli e volumi statici e dinamici, leggeri o pesanti", è una delle costanti della sua ricerca. Le sue strutture tendono al dialogo con un certo minimalismo, ma si distaccano da quest'ultimo per la maggiore dinamicità e obliquità che spesso assumono.
Il titolo della mostra, 'Equilibri instabili', è stato scelto prendendo spunto da un ciclo avviato negli anni Novanta, rappresentato in mostra da un'opera omonima del 2001, proprio per indicare questa tendenza intrinseca allo sbilanciamento e alla dinamizzazione di linee e volumi. La praticabilità materiale dello spazio per forme pure è il progetto alla base del lavoro di Balice: sono soprattutto i lavori realizzati tra fine Novanta e i primi Duemila a orientarsi in questa direzione, grazie anche all'impiego sistematico di materiali industriali come acciaio, alluminio, metacrilato, plexiglas o legno verniciato. Il progetto espositivo sarà completato da un catalogo edito da Danilo Montanari e arricchito da altri eventi organizzati nel periodo di apertura della mostra. Tra i critici che si sono occupati del suo lavoro Gillo Dorfles, Vittorio Fagone, Lorenza Trucchi e Alberto Veca.
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