L'ha perseguitata per ore appostandosi sotto casa, bussando alla sua porta fino a sfondargliela e perfino denigrandola attraverso una diretta sul social network TikTok da un bar del posto. Poi l'ha picchiata (15 giorni di prognosi) e si è nascosto in un armadio ma i carabinieri lo hanno individuato lo stesso. Dovrà restare in carcere il 32enne di origine marocchina arrestato nella notte tra giovedì e venerdì scorso a Faenza, nel Ravennate, per stalking, lesioni e violazione di domicilio aggravati nei confronti della ex, con la quale aveva convissuto tra il 2021 e il 2022, oltre che per resistenza e danneggiamenti nei confronti dell'Arma. È quanto il Gip del Tribunale di Ravenna Sabrina Bosi - come riferito dalla stampa locale - ha deciso ieri per pericolo di reiterazione del reato su richiesta del Pm Silvia Ziniti al netto dell'udienza di convalida nella quale l'uomo - disoccupato, senza fissa dimora e difeso dall'avvocato Nicola Laghi - si è avvalso della facoltà di non rispondere.
A fare pendere la bilancia verso la massima custodia cautelare, sono state due vicende pregresse. Secondo un'annotazione del commissariato faentino, la vigila di Natale il 32enne in bici aveva inseguito la ex per strada, l'aveva insultata e picchiata ed era scappato all'arrivo degli agenti.
Ma soprattutto era stato arrestato il 12 agosto scorso per condotte analoghe sulla donna rimediando il 4 dicembre un anno e quattro mesi di carcere, con pena sospesa. La notte dell'ultimo arresto, tra le 23.40 e le 4 per cinque volte è andato a casa della ex allontanandosi ogni volta all'arrivo dei carabinieri e in un caso riparando in un bar per la diretta TikTok. Alla fine per arrestarlo, è stato necessario l'uso dello spray al peperoncino. Una volta in caserma, ha pure sfasciato una scatola per i collegamenti intranet mandando fuori uso il sistema.
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