La Reggia di Colorno (Parma), dove è in corso la mostra di Nino Migliori 'L'arte di ritrarre gli artisti', continua a proporre le esperienze di autori italiani e internazionali che hanno adottato la fotografia come linguaggio elettivo e di artisti che, pur non avendo un rapporto esclusivo con l'immagine fotografica, hanno ritenuto importante utilizzarla per comunicare ciò che intendevano esprimere. È il caso di Ugo Nespolo, 81 anni, pittore e artista, esploratore di ogni mezzo espressivo, che presenta le fotografie da lui scattate a New York negli anni '80 e '90 nella mostra 'Wanderer about New York', alla Reggia dal 21 gennaio all'11 aprile.
Nespolo è a New York già negli anni '60: l'America è un mito e vi si reca con voli aerei low cost, attraversando gli Stati Uniti su un bus Greyhound (quando con 200 dollari si poteva viaggiare ovunque per un mese). Da allora torna varie volte negli Stati Uniti; amico fraterno di George Litto, produttore cinematografico e talent scout, sta per mesi sul set di film di Robert Altman e di Brian De Palma. Già negli anni '80 abita a New York, frequenta assiduamente il Village e acquista una casa davanti alle Torri Gemelle.
Le 40 foto esposte a Colorno, scelte tra le centinaia che sono nel suo archivio, sono state scattate da Nespolo tra il 1981 e il 1997 nella Grande Mela. Quasi ogni giorno "vaga" per alcune ore negli antri e nelle strade di New York, soprattutto a sud di Manhattan, e fissa con una piccola Leica ciò che lo colpisce, in particolare i graffiti che cominciano ad apparire sui muri, le vetrine dei negozi, gli interni delle gallerie e dei musei. Nespolo conosce Rammelzee e Keith Haring, che disegna nelle metro, e ammira Richard Hambleton, il "maestro della minaccia", come viene definito per le sue inquietanti ombre nere. Ama il jazz e frequenta le discoteche, come il Palladium; è per lui naturale immergersi, con l'inseparabile Leica, in quel mondo che sta cambiando, anche attraverso le migrazioni delle attività da un quartiere all'altro. Le foto esposte a Colorno documentano quegli anni mitici a New York e, la scelta dei soggetti e delle inquadrature da lui compiuta all'epoca aiutano a comprendere alcune radici della sua attività di pittore.
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