Da un raro "Paesaggio" del 1947 a
una luminosissima "Fantasia di paese" del 1971. Sono poche ma
significative le opere esposte nell'ambito della mostra
"Paesaggi e le fantasie di paese" che ripercorrono il percorso
artistico di Giovanni Ciangottini. La mostra, a cura di Sandro
Malossini, ospitata dall'Assemblea legislativa
dell'Emilia-Romagna nell'ambito di Art City, è stata inaugurata
nella sede del consiglio, e sarà visitabile fino al 20 febbraio.
"L'Assemblea - ha sottolineato il vice presidente Fabio
Rainieri- apre le porte all'arte per far diventare i propri
spazi istituzionali un luogo di incontro. Un sentito
ringraziamento va a chi ha prestato le opere di questo artista,
bolognese di adozione, che proprio a Bologna ha dato vita alla
sua produzione artistica più significativa".
"Gallerista, animatore culturale e artista -ha spiegato il
curatore Malossini- Giovanni Ciangottini è stato un dei massimi
esponenti dell'arte bolognese e in questa mostra è concentrata
la sua ricerca mirata alla sintesi della figurazione".
Giovanni Ciangottini fu una delle figure di maggiore rilievo
del mondo artistico bolognese del secondo dopoguerra. Pittore
raffinato e attento ai nuovi linguaggi che rinnovarono l'arte
contemporanea, fu il primo gallerista che, nel 1942, aprì a
Bologna un proprio spazio espositivo, ospitando autori come De
Chirico e De Pisis.
La partecipazione dell'Assemblea al circuito di Art City
proseguirà con la mostra "Gli scultori della velocità. I
capolavori dei maestri carrozzieri modenesi", a cura di Jean
Marc Borel, che sarà inaugurata giovedì 2 febbraio alle 11,
visitabile fino al 12 febbraio.
Le esposizioni sono visitabili gratuitamente dal lunedì al
venerdì, dalle 9 alle 18. È prevista un'apertura straordinaria
sabato 4 febbraio (dalle 9 alle 22) e domenica 5 febbraio (dalle
9 alle 18).
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