Arriva da un campo profughi in Iraq, dove ha vissuto fino a 20 giorni fa in condizioni di grave disagio. Ieri sera una bimba curda di 20 mesi è atterrata insieme alla madre all'aeroporto Marconi di Bologna per essere ricoverata alla Cardiochirurgia pediatrica dell'Irccs Policlinico di Sant'Orsola, diretta dal professore Gaetano Gargiulo, dove riceverà le cure necessarie a salvarle la vita. Probabilmente in seguito a un'influenza, le sue condizioni già precarie sono precipitate e le è stata diagnosticata, grazie alla presenza dell'unico cardiologo pediatrico del territorio, una cardiopatia congenita complessa che, se non trattata tempestivamente, avrebbe potuto portarla alla morte. I medici presenti non potevano garantire un trasporto sicuro e soprattutto non avevano il materiale per intubare la bambina e sottoporla a ventilazione meccanica.
La catena dei soccorsi ha coinvolto la Regione Emilia-Romagna, che oltre a facilitare le operazioni di arrivo della piccola coprirà le spese mediche necessarie a curarla, il Comando europeo per il trasporto aereo (European Air TransportCommand), che ha organizzato il volo, il Sant'Orsola dove sarà operata e l'Associazione piccoli grandi cuori che ha preso in carico la madre e darà il supporto necessario per tutte le necessità extraospedaliere. Il tutto grazie anche alla segnalazione dell'associazione Help Aps di Sassuolo (Modena), che ha tenuto il contatto con l'associazione che in territorio iracheno segue i bambini malati di cardiopatie. "Il mio pensiero va innanzitutto alla piccola - commenta Raffaele Donini, assessore alle Politiche per la Salute Regione Emilia-Romagna - a cui mando un abbraccio per accompagnarla in questa sfida così difficile, nessun bimbo al mondo dovrebbe trovarsi ad affrontare prove di questo tipo. Voglio anche ringraziare tutti i soggetti che si stanno adoperando per lei e che hanno contribuito alla sua presa in carico".
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