Inizierà il 3 maggio il processo a Giovanni Padovani, con udienza fissata davanti alla Corte di assise di Bologna dopo la richiesta di giudizio immediato della Procura. Il 27enne è accusato dell'omicidio dell'ex fidanzata Alessandra Matteuzzi, delitto aggravato da premeditazione, futili motivi, stalking e legame affettivo.
Padovani, calciatore dilettante, venne arrestato davanti a casa di Alessandra, in via dell'Arcoveggio, il 23 agosto, dopo che aveva colpito a morte la donna 56enne con martellate e una panchina.
L'imputato, difeso dall'avvocato Gabriele Bordoni, è stato di recente trasferito dal carcere di Bologna a quello di Piacenza, nel reparto di osservazione psichiatrica. Qui sarà visitato dal consulente di parte della difesa, Alessandro Meluzzi, in vista di un'eventuale richiesta di perizia, da presentare prima o durante il dibattimento.
Dalle indagini è emerso, tra l'altro, che un mese e mezzo prima di assassinare l'ex fidanzata Alessandra Matteuzzi, Giovanni Padovani scriveva, nelle note del cellulare: "La uccido perché mi ha ucciso moralmente".
I parenti della vittima sono difesi dagli avvocati Chiara Rinaldi e Antonio Petroncini, mentre sono indicati come danneggiati il Comune di Bologna, rappresentato dall'Antonio Carastro e l'associazione 'Al posto tuo', che presumibilmente chiederanno di costituirsi parte civile.
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