Durante una videochiamata, il
padre aveva casualmente notato il figlio di otto anni seminudo
in camera vicino al compagno della nonna. La conseguente
indagine per violenza sessuale aggravata, è costata ieri mattina
a un ultraottantenne del Ravennate, una condanna a sei anni di
reclusione. La Procura ne aveva chiesto uno in più. Al termine
del rito abbreviato - come riportato dai due quotidiani locali
-, il Gup Andrea Galanti ha inoltre condannato l'imputato a
pagare 15 mila euro di provisionale.
L'anziano, che ha messo a disposizione 150 euro al mese della
sua pensione per risarcire, in spontanee dichiarazioni davanti
al giudice ha detto di sentirsi addolorato e dispiaciuto e di
non sapersi spiegare il suo comportamento. Secondo le verifiche
della polizia coordinate dal Pm Angela Scorza, gli episodi - un
paio come riferito dal bimbo in incidente probatorio - risalgono
al settembre 2021.
Dopo la videochiamata, il bambino aveva descritto l'accaduto
al padre come "giochi col nonno". Poco tempo dopo uno zio aveva
accompagnato l'anziano al centro di salute mentale perché si
sentiva in colpa: una volta qui, aveva raccontato l'episodio a
una dottoressa facendo scattare la segnalazione in Procura. Gli
investigatori dell'apposita sezione della squadra Mobile avevano
infine acquisto sempre dallo zio alcuni disegni del piccolo
contenenti sia armi che altre forme esplicite.
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