Non solo barriere fisiche ma anche
il senso di isolamento e la dimensione mentale e personale di
esclusione che ognuno di noi ha sperimentato. È con un reading a
cura delle poetesse Valentina Demuro e Barbara Herzog e una
performance artistica di Rada Karina Vildanova che si concluderà
domani, sabato 18 marzo alle 17.30 la mostra 'Uscire mai' di
Alberto Pascale Guidotti Magnani, a cura di Mosè Franchi.
Gli scatti, realizzati all'interno del manicomio ormai
dismesso di Volterra, sono esposti alla Fotogalleria Paoletti in
Strada Maggiore, 14 a Bologna. Quello tracciato da 'Uscire Mai'
è un viaggio che comincia con una serie di saluti frettolosi,
abbracci mancati e carte giudiziarie a cui si aggiungono le
cartelle cliniche. "La vita dei pazienti si tramutava così in un
vicolo cieco che il più delle volte era senza via d'uscita. Da
qui il titolo del lavoro che rappresenta il percorso, seguito da
molte delle persone che hanno composto un 'esercito' oramai
forzosamente dimenticato", racconta Alberto Pascale Guidotti
Magnani. "Un percorso che procede su due piani - aggiunge -
quello fisico, fatto di contenimento, di terapie e del lento
scorrere del tempo e quello psicologico, affrontato da chi -
scivolando in una realtà differente da quella dei più - viveva
una quotidianità costellata da interrogativi e osservazioni
sullo stato della sua esistenza". A testimonianza di questa
esperienza troviamo ancora scritte e graffiti incisi su quei
muri che tanta sofferenza hanno contenuto. "Muri sui quali è
stato documentato il trascorrere del tempo all'interno del
manicomio - conclude l'autore - e che ora lasciamo andare a
terra, quasi a nascondere il dolore di coloro che hanno
camminato questo viatico, affidando ancora una volta all'oblio
la dignità che gli fu tolta".
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