Cinquanta testimoni e venti consulenti tecnici saranno sentiti nel processo in corso a Bologna sul crac di Bio-on, la società bioplastiche fallita il 19 dicembre 2019, dopo le indagini innescate da un attacco del fondo Usa Quintessential. E proprio Gabriele Grego, titolare del fondo e il commercialista Maurizio Salom saranno ascoltati nelle prossime udienze, indicati nelle liste di alcune difese e accolti dai giudici della prima sezione penale. Il 19 giugno sarà aperta l'istruttoria e si procederà con le prime testimonianze.
Sotto accusa sono nove persone, tra cui l'ex presidente della società Marco Astorri, il suo vice Guido Cicognani e Gianfranco Capodaglio, ex presidente del collegio sindacale. Poi i revisori dei conti di diversi anni Gianni Bendandi, Vittorio Agostini, Pasquale Buonpensiere, Vittorio Folla, Gianni Lorenzoni e Giuseppe Magni. Gli imputati rispondono, a vario titolo, di bancarotta fraudolenta impropria e per distrazione e per tentato ricorso abusivo al credito. Al termine dell'udienza preliminare aveva patteggiato invece una pena a un anno e sei mesi il revisore dei conti di Ernst&Young, Alberto Rosa.
"Ci prepariamo a un processo che sarà intenso e complesso, che consentirà di approfondire tutti gli aspetti che hanno riguardato la storia di Bio-on e di chiarire, finalmente, le ragioni che hanno portato una società considerata un gioiello a fallire nell'arco di pochi mesi. In questa prospettiva, sono molto curioso di poter finalmente rivolgere qualche domanda a Gabriele Grego, che dovrà rispondere secondo verità, in qualità di testimone", dice l'avvocato Guerini, difensore di Astorri.
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