/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Unife in team per scoprire origine delle stelle nane bianche

Unife in team per scoprire origine delle stelle nane bianche

Al lavoro insieme a ricercatori di Icranet e atenei brasiliani

BOLOGNA, 02 novembre 2023, 18:18

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Ci sono anche i ricercatori dell'Università di Ferrara all'interno di un team internazionale al lavoro per permettere di osservare la fusione di due stelle nane bianche, fenomeno mai registrato prima nella nostra galassia, per raccogliere più informazioni sulla vita e sull'evoluzione di questi tipi di stelle.
    Al raggiungimento di questo traguardo, sono impegnati - spiegano dall'ateneo della città emiliana - i ricercatori estensi e quelli dell'Icranet- International Center for Relativistic Astrophysics Network; associati dell'Istituto Nazionale di Astrofisica insieme a colleghi brasiliani dell'Instituto Nacional de Pesquisas Espaciais, dell'Universidade Federal do Espírito Santo e dell'Universidade Tecnológica Federal do Paraná.
    "Il nuovo tipo di sorgente che saremo in grado di osservare - argomenta Cristiano Guidorzi, professore del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell'Università di Ferrara, tra gli autori dello studio.- è la fusione di sistemi binari di nane bianche. Una nana bianca è il risultato finale dell'evoluzione stellare di stelle non particolarmente massicce, come il nostro stesso Sole, aventi una massa confrontabile a quella del Sole, ma concentrata in un volume pari a quello della Terra, quindi oggetti estremamente densi. Nonostante si stimino essere molto abbondanti - aggiunge Guidorzi - questi tipi di fusioni meno catastrofiche sono finora sfuggite a ogni osservazione dei telescopi attuali, in quanto privi della necessaria sensibilità" La ricerca prevede che la luce prodotta dalle fusioni di sistemi binari di nane bianche sarà osservata a partire dal 2025 dall'Osservatorio Vera Rubin, in Cile, nelle lunghezze di onda dall'infrarosso all'ultravioletto.
    "Se le previsioni saranno confermate, l'osservazione di queste fusioni stellari consentirà approfondimenti senza precedenti sui processi che ne governano la nascita ed evoluzione", chiosa il dottor Jorge Rueda di Icranet, al momento al lavoro al Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra di Unife
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza