"Si ride dell'indicibile: la vita e
la morte, gli uomini e gli amici, a menopausa e i rapporti
immaginari, l'accettazione della solitudine e le fragilità: ridi
e basta, anzi ti ammazzi dal ridere, non lascio spazio e questa
è la potenza del teatro", racconta Paola Minaccioni al debutto
con Stupida Show (Paola Minaccioni Special). E' un monologo che
da Rimini va in tourneè in tutta Italia fino a febbraio,
compresa la sua Roma a gennaio e Napoli a metà dicembre per la
prima volta nella carriera. E' un fiume in piena Minaccioni,
attrice di gran cuore che esercita il suo talento a teatro, al
cinema e nelle serie tv e alla radio. "Questa energia? Mi alleno
in palestra", dice all'ANSA sottolineando che "c'è tanto della
mia biografia in uno spettacolo però d'autore e per nulla
improvvisato".
Scritto da Gabriele Di Luca, che ne cura la regia con
Massimiliano Setti, ha tutte le caratteristiche delle applaudite
produzioni di Carrozzeria Orfeo, capaci di portare a teatro il
pubblico giovane.
Dilaga il politicamente corretto nella comicità e da Verdone in
poi tanti si ribellano. "Rappresentare la mostruosità
contemporanea e dunque l'inconfessabile è - risponde Minaccioni
- per forza al centro dell'arte altrimenti di cosa parliamo? Non
possono esserci limiti -. Lo spettacolo è liberatorio. Resta
l'ovvio di gratuità e offese bandite, ma da qui a non dire più
niente ne corre. L'arte, il teatro è potete quando riesce a
rappresentare la contemporaneità a parlarci oggi, mostruosità
comprese e oggi sono davvero tante. Deve fare catarsi".
In un periodo di generale smarrimento come quello in cui
viviamo, in un tempo pieno di retorica, proclami populisti,
ipocrisia, divisioni sociali, disonestà intellettuale, dove
l'indagine di alcune tematiche e l'uso di un linguaggio senza
filtri vengono condannati da una certa opinione pubblica
perbenista, la comicità dissacrante ci salverà.
"Il mondo - dice in Stupida Show - è un tale schifo: ti alzi la
mattina con le migliori intenzioni, poi guardi il telegiornale,
ti arriva un messaggio del tuo ex e ti ritrovi improvvisamente a
piangere come una bambina dentro il tuo cazzo di yogurt di soia
e ti chiedi Perché sto mangiando questa merda? e Chi sono io?".
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