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Un anno di politica in Emilia-Romagna

Un anno di politica in Emilia-Romagna

Il derby Schlein-Bonaccini, le polemiche sull'alluvione

BOLOGNA, 26 dicembre 2023, 09:29

Redazione ANSA

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Elly Schlein e Stefano Bonaccini - RIPRODUZIONE RISERVATA

Elly Schlein e Stefano Bonaccini -     RIPRODUZIONE RISERVATA
Elly Schlein e Stefano Bonaccini - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Un anno di politica in Emilia-Romagna.

* ELLY SCHLEIN VINCE LE PRIMARIE E IL DERBY CON BONACCINI Arriva da Bologna la nuova segretaria del Partito democratico: il 26 febbraio, un po' a sorpresa, Elly Schlein vince le primarie per la segreteria nel derby emiliano con il presidente della Regione Stefano Bonaccini, del quale era stata vicepresidente in Regione prima di entrare in parlamento. Alle urne oltre un milione di elettori con Schlein che vince con il 53,75%, nonostante il suo sfidante avesse prevalso, ottenendo la maggioranza assoluta, nella prima fase del congresso, quella riservato agli iscritti. "Non ci hanno visto arrivare", la sua frase che non è stata presa bene dagli sconfitti.
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    * BONACCINI PRESIDENTE DEL PARTITO, L'E-R OCCUPA IL PD Dopo la vittoria alle primarie, l'Emilia-Romagna, ha, di fatto, occupato tutte le principali posizioni all'interno del partito.
    Stefano Bonaccini è stato nominato presidente del partito e altri due componenti della giunta regione hanno poi assunto incarichi centrali: Davide Baruffi, sottosegretario alla presidenza e braccio destro di Bonaccini, ha ottenuto la delega degli enti locali, mentre Igor Taruffi, proveniente da Sinistra Italiana, è stato nominato responsabile dell'organizzazione.
    Anche se è la regione dove il Pd è più forte, mai l'Emilia-Romagna aveva occupato tutti i principali posti di potere.
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    * DOPO L'ALLUVIONE IL BRACCIO DI FERRO SUL COMMISSARIO L'armonia fra istituzioni locali e governo dopo l'alluvione di maggio è durata poco e si è scatenato un braccio di ferro per la nomina del commissario. Dall'Emilia-Romagna si è levata la richiesta di ricalcare il modello della ricostruzione post terremoto e quindi di nominare commissario il presidente della Regione Stefano Bonaccini. Il centrodestra al governo si è però sempre detto contrario a questa ipotesi e, il 27 giugno, il consiglio dei ministri ha scelto, fra numerose polemiche, il generale Francesco Paolo Figliuolo, che aveva gestito la campagna vaccinale.
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    * IL CENTRODESTRA AL GOVERNO PREPARA LE REGIONALI Il centrodestra governa a Roma con l'obiettivo di tentare il colpaccio alle prossime regionali. Molto presenti sul territorio gli esponenti emiliano-romagnoli dell'esecutivo: la ministra dell'Università Anna Maria Bernini, attiva in particolare anche sui temi dell'emergenza abitativa e il viceministro delle infrastrutture Galeazzo Bignami, che nel corso dell'anno si è scontrato più volte in particolare con il sindaco di Bologna Matteo Lepore sui temi infrastrutturali, a cominciare dal progetto del tram, per il quale sono partiti i cantieri. Resta però da individuare un candidato.
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    * LA REGIONE ALLO SCONTRO COL GOVERNO SULLA SANITÀ Uno dei terreni di battaglia fra centrosinistra e centrodestra è stato, in particolare sul finanziamento della sanità pubblica.
    L'Emilia-Romagna si è messa alla testa di questa battaglia approvando in consiglio regionale una proposta di legge proposta dalla giunta e inviata alle Camere, che prevede l'aumento del finanziamento annuo del sistema pubblico al 7,5% del Pil e toglie i vincoli di assunzione per il personale. A sostegno della proposta, in estate, il Pd ha fatto una raccolta di firme per la legge promossa da Bonaccini e dall'assessore alla sanità Raffaele Donini.
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    * STALLO SULLE CONCESSIONI BALNEARI, RIMINI FA DA SÉ Il cambio di governo e l'avvicinarsi di una procedura d'infrazione, non ha risolto lo stallo sulle concessioni balneari, che una direttiva europea, la famigerata Bolkenstein, prevede vengano messe all'asta, ma sulle quali si procede di rinvio in rinvio. Una situazione che, in Emilia-Romagna, riguarda migliaia di imprese e una fetta consistente dell'economia turistica. Molti Comuni, dopo aver per mesi chiesto quale fosse la linea da seguire, hanno cominciato a mettere le mani avanti, come Rimini che avvierà le procedure.
    Per tutto il 2024, intanto, i concessionari saranno prorogati.
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    * FERVONO LE GRANDI MANOVRE IN VISTA DELLE COMUNALI Nel 2024 (con ogni probabilità il 9 giugno, insieme alle europee) andranno al voto cinque comuni capoluogo e le grandi manovre sono in corso da mesi. Si ripresentano per cercare il bis i sindaci al primo mandato: Alan Fabbri a Ferrara (che potrebbe essere sfidato dall'avvocato Fabio Anselmo), Enzo Lattuca a Cesena e Gian Luca Zattini a Forlì. Terminano la propria corsa invece Luca Vecchi a Reggio Emilia e Gian Carlo Muzzarelli a Modena. Proprio a Modena c'è la questione più ingarbugliata dove il Pd fatica a trovare un accordo per indicare un successore.
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    * A RICCIONE IL COMUNE FRA ANNULLAMENTI E RICORSI A Riccione è stato un anno travagliato per l'amministrazione comunale e per la sindaca Daniela Angelini, eletta appena l'anno scorso al primo turno per una manciata di voti, riportando la Perla Verde al centrosinistra. A giugno il Tar ha accolto un ricorso della Lega, che aveva denunciato irregolarità: elezioni annullate, sindaca decaduta e arrivo di un commissario prefettizio che ha retto il Comune fino a novembre, quando il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza, annullato l'annullamento delle elezioni e rimesso in sella Daniela Angelini.
   

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