Una lungo corteo ai 30 chilometri all'ora che ha percorso anche via Rizzoli. A Bologna i conducenti delle auto Ncc hanno così manifestato il loro dissenso nel giorno in cui in città scattano le prime sanzioni per chi supera i nuovi limiti di velocità del piano 'Città 30'. Tra loro anche qualche tassista che si è unito alla manifestazione, la prima di gennaio: gli organizzatori ne stanno programmando un'altra a fine mese aperta anche ai cittadini e ai corrieri.
"Ci siamo mossi adesso perché speravamo che il sindaco potesse testare i nuovi limiti in una porzione di città per poi estenderli a tutte le strade, ma non è stato così - spiega Riccardo Busi, autista Ncc, fra gli organizzatori - Si doveva interpellare chi, con l'automobile, lavora tutti i giorni. Così per noi, ora, significa non riusciremo a lavorare: rischiamo la patente, non riusciremo a garantire gli stessi servizi di prima".
Gli autisti non escludono anche di dovere ritoccare la tariffe al rialzo. "Così lavorare è molto difficile, siamo preoccupati - aggiunge un collega, Davide Mangialardi, autista Ncc - si poteva pensare prima a sistemare le strade, piene di buche, o a fare piste ciclabili con carreggiate dedicate. Non è facile stare in strada in questo modo".
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