Il Tribunale di Bologna ha
dichiarato l'apertura della liquidazione giudiziale de La Perla
Global Management Uk, la società proprietaria del marchio e di
tutti gli asset de La Perla nel mondo e basata a Londra,
nonostante quasi tutti i dipendenti siano a Bologna. La
decisione segue il sequestro della società il 12 gennaio. Il
giudice delegato è Maurizio Atzori, i curatori Luca Mandrioli e
Andrea Monari. La liquidazione giudiziale è la procedura che,
col nuovo codice della crisi, ha sostituito il fallimento. La
società è in liquidazione anche nel Regno Unito e per
scongiurare la vendita degli asset il Tribunale aveva optato per
il sequestro il 12 gennaio. Una situazione inedita: la Brexit
impedisce l'applicazione della disciplina transfrontaliera e
intanto in Italia è entrato in vigore il nuovo codice della
crisi. La sensazione, tra gli addetti ai lavori, è che sarà
necessario parlare coi liquidatori inglesi perché al momento
entrambe le procedure hanno le mani legate. Ma la partita è
all'inizio. "La procedura - dicono i sindacati - non rappresenta
il "capolinea della società La Perla, in quanto il provvedimento
non pregiudica in alcun modo la possibilità di successiva
estensione di amministrazione straordinaria anche a La Perla
Management Uk". I sindacati e i loro rappresentanti, il 19
gennaio, avevano chiesto l'apertura della procedura di
amministrazione straordinaria, ma mancavano i requisiti perché,
tra le altre cose, l'azienda ha meno di 200 dipendenti.
Requisito rispettato dalla controllata bolognese La Perla
Manufacturing, su cui il Tribunale non si è ancora espresso : se
dovesse dichiarare lo stato di insolvenza, si aprirebbe un
periodo di osservazione con la nomina dei tre commissari: il
Mimit ha individuato gli avvocati Francesca Pace, Francesco
Paolo Bello e Gianluca Giorgi. Al termine di questo periodo
potrebbe essere aperta la procedura di amministrazione
straordinaria. E, a quel punto, nella procedura potrebbe essere
attratta anche La Perla Global Management Uk, sempre che vi
siano i requisiti e che nel frattempo non ci sia un accordo di
qualche genere con la 'parte' inglese.
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