La mostra 'The Ballad of Human
Mutations' di Alice Babolin in arte Aliteia, divenuta itinerante
dopo il successo della prima esposizione alla Fabbrica del
Vapore di Milano, approda da oggi al 19 aprile a Villa
Franceschi di Riccione grazie all'organizzazione femminile
internazionale Club Inner Wheel. Il progetto, a cura di Alisia
Viola e promosso in partnership con Acmt-Rete per la malattia di
Charcot-Marie-Tooth, vuole fare luce su una patologia rara e
poco conosciuta, pur essendo la più comune tra le neuropatie
ereditarie.
Aliteia racconta al pubblico un manifesto di
"corpi-non-conformi", volto a integrare i nuovi valori
estetistici nella società contemporanea. L'obiettivo è quello di
creare "un mito rivoluzionario del diverso e del fragile
partendo dal corpo, suscitare uno sguardo capace di inglobare
ogni forma di fragilità come fonte inesauribile di potenzialità
e di autentica bellezza umana". Sono corpi lontani dai modelli
classici e contemporanei che mettono a nudo le loro
non-perfezioni, maggiormente evidenti nelle deformità di mani e
piedi, tipiche della Charcot-Marie-Tooth, immortalati da Aliteia
che riesce a creare un clima nel quale i soggetti possono
sentirsi liberi, mostrando il proprio mondo interiore ed
esteriore senza confini e pregiudizi. 'The Ballad' diventa così
un incubatore di sogni, speranze, libertà e bellezza dell'essere
se stessi nella propria autentica natura.
Nelle sale espositive di Villa Franceschi la mostra si
racconta attraverso un percorso immersivo integrato da nuove
opere site-specific, che unisce svariati medium contemporanei,
come fotografia, scultura e video, scelti in quanto indicatori
di espressione di un manifesto che pone il valore della
fragilità, della diversità e della libertà di essere al centro
della ricerca di Aliteia.
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