Gli avvocati Alessandro Pellegrini
e Gabriele Bordoni, legali di Gilberto Cavallini, hanno deciso
di presentare ricorso alla Corte di Cassazione a seguito della
sentenza della Corte d'Assise d'Appello di Bologna che, lo
scorso 23 settembre, ha confermato l'ergastolo comminato in
primo grado all'ex terrorista del Nar in quanto ritenuto uno dei
responsabili della strage del 2 agosto 1980, che fece 85 morti e
oltre 200 feriti.
Nell'atto - che si fonda su cinque motivazioni - si chiede
l'annullamento della pronuncia di modo che in prima battuta, in
sede di rinvio, possa darsi corso all'esclusione di tutte le
parti civili dal processo e all'espunzione di tutto il materiale
istruttorio in quanto inutilizzabile, annullandola nelle parti
in cui si occupa delle disposizioni civili tutte assunte a
carico dell'imputato.
Nel ricorso, inoltre si chiede l'annullamento della sentenza
poiché i verbali resi dai dichiaranti, a giudizio dei legali
risultano da ritenersi insanabilmente inutilizzabili e, ancora,
perché sarebbe stato violato il divieto di ne bis in idem
rispetto alla sentenza della Corte d'Assise d'Appello di Bologna
emessa il 16 maggio del 1994.
Infine viene chiesto, in subordine e nel merito, di annullare
la sentenza impugnata con rinvio perché, previa ammissione delle
prove richieste e non ammesse in prime cure ed in appello
correlandole al residuo materiale probatorio utilizzabile,
Cavallini possa essere assolto dai reati a lui ascritti dalla
sentenza impugnata per non averli commessi.
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