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Forlì sceglie il sindaco del post-alluvione

Forlì sceglie il sindaco del post-alluvione

Polemica sui rimborsi, Azione e Italia Viva con il centrodestra

BOLOGNA, 07 giugno 2024, 19:17

Redazione ANSA

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Maltempo nel Forlivese - RIPRODUZIONE RISERVATA

Maltempo nel Forlivese - RIPRODUZIONE RISERVATA

Poco più di un anno fa Forlì, come molte altre città della Romagna, era sommersa dal fango per l'alluvione. Il sindaco Gian Luca Zattini, civico di centrodestra che nel 2019 aveva strappato la città alla storica egemonia della sinistra, si è trovato a gestire quei fatti, e tutto ciò che ne è conseguito, in un complicatissimo equilibrio fra il governo di centrodestra e la quasi totalità delle altre amministrazioni locali, a partire dalla Regione guidata da Stefano Bonaccini, a trazione Pd.

Dopo un primo periodo di relativa concordia istituzionale, sul tema alluvione la polemica ha prevalso ed è facile prevedere che sarà una delle chiavi su cui si giocherà, in autunno, la partita per le regionali e per la successione di Bonaccini. Uno dei temi più caldi è quello dei rimborsi dei beni mobili, più volte annunciati dal governo, poi mai messi nero su bianco. Una vicenda tornata di attualità dopo le parole del viceministro di Fdi Galeazzo Bignami che ha annunciato un imminente provvedimento del governo per un rimborso forfettario di 6mila euro, aggiungendo però che se continuano gli attacchi del Pd il governo è pronto a ritirare la norma. Una dichiarazione che ha scatenato gli attacchi da parte degli avversari del governo.

Il giudizio degli elettori sull'atteggiamento dei vari protagonisti di questa vicenda (Governo, Regione e sindaco) sul tema dell'alluvione, potrebbe alla fine essere la chiave che deciderà questa elezione.

Forlì è un caso particolare anche perché è l'unica città dell'Emilia-Romagna dove il centrosinistra (che ha scelto di candidare il Pd Graziano Rinaldini) non è riuscito a mettere insieme una coalizione larga. Anzi, Italia Viva e Azione hanno addirittura scelto di schierarsi al fianco di Zattini: una decisione tutta locale, hanno spiegato, anche perché nella vicina Cesena Azione è alleata col Pd, mentre Italia Viva sostiene un terzo candidato. Ma che ha comunque creato una spaccatura, visto che molti attivisti dei due partiti, che per cinque anni sono stati all'opposizione di Zattini, hanno deciso di non seguire le indicazioni dei vertici e sono confluiti in una lista civica che sostiene il candidato del Pd. Ma che è anche un messaggio al Pd delle regionali, per la costruzione di un'alleanza possibile, ma non scontata.

Oltre a Zattini e Rinaldini, in corsa ci sono solo altri due candidati: Vito Botticella (Pci) e Maria Ileana Acqua (Contiamoci). Questo rende abbastanza probabile la possibilità che la partita si chiuda già al primo turno.
   

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