"Ho fatto la scelta di non
commentare i rumor e questo è il contributo che posso dare. Di
sicuro non sarò mai un problema, ma posso essere una soluzione".
Lo dice il sindaco di Ravenna Michele De Pascale, in
un'intervista al Corriere di Romagna, a proposito della sua
possibile candidatura alla presidenza della Regione per il
centrosinistra. Dopo le elezioni di domenica il suo nome, che da
mesi è indicato nella rosa dei papabili alla successione di
Bonaccini, ha ulteriormente preso quota e attualmente è quello
in netto vantaggio sugli altri.
"La gestione del post alluvione da parte dei parlamentari del
centrodestra - ha detto commentando l'esito del voto di europee
e comunali - e la totale posizione acritica degli esponenti
locali ha fatto perdere loro credibilità nei confronti dei
cittadini. Quando i sindaci hanno espresso critiche, la Regione
si è confrontata, dal governo invece ci hanno ricoperto di
insulti. I sindaci rieletti e i candidati erano lì anche nei
giorni della rabbia e sono stati premiati".
Uno dei temi più caldi della campagna elettorale (e
presumibilmente anche di quella delle regionali) è quello dei
rimborsi per gli alluvionati, sul quale De Pascale è stato al
centro di una feroce polemica con il viceministro Galeazzo
Bignami. "Il governo - ha detto - non ha dato retta a Bignami
che minacciava di non destinare i rimborsi agli alluvionati. Il
decreto prevede 6mila euro, ma la norma va cambiata in
Parlamento. Siamo stati tutti bravi in campagna elettorale, ma
4-5 punti ce li ha regalati lui".
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