BOLOGNA, 14 GIU - Un radiologo è stato indagato per lesioni colpose dalla Procura di Bologna, che ha conferito l'incarico per una consulenza tecnica dopo la querela di una donna di 40 anni che ha segnalato gravi ritardi nella diagnosi di un tumore al senso. Le conseguenze, per lei, sono state un intervento di mastectomia, seguito da un periodo di chemio e radioterapia. Trattamenti invasivi che si potevano evitare, sostiene la denuncia della paziente, se fin dalla prima mammografia fossero stati suggeriti ulteriori controlli.
Il pm Luca Venturi ha incaricato dell'accertamento il medico legale Matteo Tudini e l'oncologo Giorgio Cruciani. L'indagato è difeso dall'avvocato Alessio Malipiero, che ha nominato come consulente tecnico di parte Giuseppe Fortuni, mentre la persona offesa è assistita dall'avvocato Chiara Rinaldi, che ha nominato come consulente Donatella Fedeli.
A settembre 2022 la donna andò in un poliambulatorio cittadino dove, dal referto, furono segnalati noduli benigni. Qualche mese dopo, però, tornò a fare esami, dai quali uscì con la diagnosi di un tumore maligno e la necessità di un intervento demolitivo urgente. La denuncia chiede di accertare negligenze ed errori dal personale sanitario nell'interpretazione dei primi esami, che hanno portato ad un grave ritardo nella diagnosi.
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