Non solo vaccini, ma anche esami come elettrocardiogrammi, holter pressorio, oltre ad un aiuto nella gestione di terapie per malattie croniche e nell'assunzione di antibiotici. Le 1.400 farmacie dell'Emilia-Romagna - che presto saranno 1.450 grazie ad un nuovo bando - a breve amplieranno la loro offerta. È questo, infatti, il focus del provvedimento voluto dalla giunta regionale dell'Emilia-Romagna, che assegna alle aziende sanitarie di tutto il territorio tre milioni di euro per finanziare le prestazioni e le funzioni assistenziali erogate dalle farmacie per conto del Ssn.
Un impegno economico che fa seguito al protocollo sottoscritto nell'estate del 2023 tra la Regione e le associazioni di categoria delle farmacie convenzionate come Assofarm, Federfarma, Farmacieunite e Ascomfarm.
"L'obiettivo - spiega l'assessore alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini - è quello di ampliare sempre di più il servizio sanitario di prossimità, non soltanto per quanto riguarda l'erogazione dei farmaci ma anche per l'aderenza terapeutica e tutti servizi della telemedicina, che i cittadini possono richiedere grazie ad una prestazione medica". "Noi abbiamo investito molto affinché i cittadini possano trovare vicino a loro i servizi di cui hanno bisogno nel settore della Sanità - aggiunge Donini - e le farmacie sono luoghi che vogliamo valorizzare sempre di più" e che "possono anche dare un aiuto nel ridurre le liste d'attesa" per esami diagnostici in situazioni di bassa complessità.
Soddisfazione anche da parte di Achille Gallina Toschi, presidente Federfarma Emilia-Romagna, Carlo Bergamini, direttore Assofarm Emilia-Romagna e Stefano Ferretti, presidente Farmacieunite Emilia-Romagna, che tuttavia sottolineano la difficoltà di trovare e assumere farmacisti, che dovranno eseguire gli esami diagnostici e seguire i servizi aggiuntivi.
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