/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sedicenne ucciso, qualche giorno prima altra lite e inseguimento

Sedicenne ucciso, qualche giorno prima altra lite e inseguimento

Tra l'indagato e l'amico della vittima, poi rimasto ferito

BOLOGNA, 13 settembre 2024, 12:27

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

BOLOGNA, 13 SET - Qualche giorno prima del delitto, il 31 agosto, c'era stato un primo incontro con una lite in strada tra il sedicenne italiano indagato per l'omicidio del coetaneo Fallou Sall, avvenuto il 4 settembre in via Piave a Bologna, e l'amico di questi, il minorenne bengalese rimasto a sua volta ferito nell'aggressione letale.
    Di questo primo confronto si sarebbe parlato in varie testimonianze raccolte dagli investigatori della polizia, coordinati dalla Procura per i minorenni. Il 31 agosto il bengalese e l'italiano si sarebbero incontrati non lontano dalla zona dove poi ci sarebbe stato l'omicidio e Fallou Sall in quel caso non era presente. Tra i due sarebbero volate solo parole e anche in quel caso, come poi avvenuto (secondo la versione difensiva) il 4 settembre, il giovane italiano è fuggito ed è stato inseguito da un gruppetto di ragazzi, che poi ad un certo punto ha desistito.
    Il 4, invece, il bengalese e l'italiano si sono incontrati al parco del Velodromo, dove si sono presi a pugni. L'indagato ha raccontato di essere fuggito verso casa, inseguito e raggiunto da più persone in via Piave, dove è stato placcato da dietro. A quel punto lui, per paura, ha tirato fuori il coltello sferrando colpi alla cieca, senza vedere chi colpiva: ha colpito al cuore Sall e al collo l'amico.
    L'italiano ha detto di non conoscere Sall, ma in passato, un paio di anni prima, aveva presentato una denuncia contro altri due ragazzi, probabilmente dello stesso gruppo della vittima e dell'amico. Un gruppo da cui si sentiva in qualche modo preso di mira.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza