Con Flamenco Criollo, mix di
flamenco e di ritmi folgoranti che uniscono Africa, Spagna e
Cuba, si apre il 21 settembre alle 20.30 al Teatro Valli di
Reggio Emilia la sedicesima edizione del Festival Aperto.
Protagonista il pianista cubano residente a New York Aruán Ortiz
che ha riunito un ensemble unico per indagare le radici del
flamenco: musicisti provenienti da Marocco, Palestina, Cuba,
Stati Uniti e Spagna portano i suoni malinconici di Al-Andaluz e
i ritmi energici dell'Africa in sorprendenti composizioni
contemporanee. Con Flamenco Criollo, il pianista e leader del
gruppo, Ortiz, fa rivivere i molti colori di questo potente
linguaggio musicale. Completano la formazione le stelle nascenti
del flamenco, il cantante Ismael de la Rosa e le danzatrici
Maria Moreno e Niurka Aguero. "Il flamenco criollo racconta una
storia complessa - spiega Ortiz - Include la musica persiana,
l'influenza nordafricana in Andalusia, lo scambio tra le città
portuali di Cadice e L'Avana e l'influenza dell'Africa
occidentale a Cuba. Il tutto prendendo come centro le cosiddette
cantes de ida y vuelta, 'canzoni di viaggio', che andavano dalla
Spagna alle Americhe e viceversa". Il Festival Aperto anche
quest'anno comprende concerti, performance, coreografie,
workshop, incontri, spettacoli, proposti dalla Fondazione I
Teatri di Reggio Emilia con Reggio Parma Festival per un totale
di 55 appuntamenti, con 11 tra prime assolute e prime italiane.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA