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Cgil, 'a Bologna con un reddito sotto 1.500 euro si è poveri'

Cgil, 'a Bologna con un reddito sotto 1.500 euro si è poveri'

'Il lavoro non è più un canale per superare le diseguaglianze'

BOLOGNA, 30 settembre 2024, 13:57

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Se hai un reddito mensile inferiore a 1.500 euro e non hai la casa di proprietà o altre entrate legate alla rendita sei povero". A dirlo è il segretario della Cgil di Bologna Michele Bulgarelli, fotografando quella che è la nuova linea della povertà del capoluogo emiliano. È l'estrema sintesi di un'inchiesta sociale che il sindacato ha lanciato sette mesi fa, raccogliendo oltre seimila questionari con Ires, Cgil Imola, Piazza Grande, Arci, Link-Studenti indipendenti, Link-Studenti indipendenti e Rete degli universitari-Udu.
    Un lavoro multidisciplinare, che incrocia diverse dimensioni (reddito, rendite, condizioni di salute, titoli di studio, condizione abitativa) per arrivare a un campione stratificato e rispondere a una domanda: qual è il ruolo del lavoro nella costruzione delle nuove diseguaglianze? Risponde Bulgarelli: "Bologna rischia di trovarsi, o forse è già, in una situazione in cui le diseguaglianze si stanno stratificando e in cui il lavoro non è più un canale per il superamento per le diseguaglianze".
    L'allarme arriva nel giorno della presentazione dei risultati E il tema riguarda tutti gli aspetti della vita quotidiana, a partire dall'accesso alla sanità: le fasce più basse della popolazione sono quelle che più hanno rinunciato a una prestazione sanitaria (56% contro il 49,2% del campione complessivo).
    Il risultato dello studio, avverte Bulgarelli, "a noi della Cgil chiede di essere più radicati, presenti e forti nei settori più fragili. Anche con l'obiettivo di invertire una tendenza non positiva per noi: nei settori più fragili c'è minore disponibilità alla mobilitazione collettiva". E poi c'è la necessità, tanto per il sindacato quanto per le istituzioni, di investire sulla contrattazione territoriale: "C'è bisogno di una rinnovata stagione di contrattazione sociale che abbia l'obiettivo di ridurre le diseguaglianze, perché se non si affronta l'emergenza diseguaglianze Bologna diventerà una città dove le diseguaglianze diventano muri insormontabili".
   

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