Ultimo appuntamento, domani, 1
ottobre alle 20,30, per il Festival Respighi alla Sala Bossi del
Conservatorio Martini di Bologna, istituzione in cui Ottorino
Respighi studiò, diplomandosi in violino e in composizione. In
programma musiche del compositore bolognese e di due suoi
contemporanei, Mario Castelnuovo-Tedesco e Marco Enrico Bossi,
eseguite dall'Orchestra Senzaspine (coinvolta nel Festival
Respighi fin dal primo anno) diretta dal suo cofondatore Matteo
Parmeggiani, reduce dal successo ottenuto proprio ieri sul podio
dell'Orchestra del Maggio Fiorentino.
Compositore poliedrico, Ottorino Respighi, oltre ad avere
scritto opere, poemi sinfonici, musica da camera e vocale, si è
cimentato anche con l'arte della trascrizione alla quale
appartiene il Preludio in la minore sopra il Corale "Ich hab'
mein Sach Gott heimgestellt" BWV 351 di Johann Sebastian Bach.
Di Respighi verranno presentati anche la Serenata per piccola
orchestra P 54 e l'Aria dalla Suite in sol maggiore P 58, un
brano per violino e organo scritto a Mosca nel 1901, rivisitato
da Respighi cinque anni più tardi e nel 1949, a tredici anni
dalla scomparsa del compositore, trascritto per organo solo da
Irene Fuser, concertista e docente di organo al Conservatorio di
Bologna. Solista al grande organo del 1971 della Sala Bossi,
Andrea Macinanti. La locandina è arricchita poi dalle musiche di
Mario Castelnuovo-Tedesco, il Concerto n. 1 in re maggiore op.
99 per chitarra e orchestra (solista Eugenio Della Chiara) e di
Marco Enrico Bossi, il Concerto in la minore Op. 100 per organo
e archi (solista ancora Andrea Macinanti).
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