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In mille a Bologna a flash mob in piazza e corteo pro Palestina

In mille a Bologna a flash mob in piazza e corteo pro Palestina

Persone stese a terra coperte da lenzuoli, slogan e striscioni

BOLOGNA, 13 ottobre 2024, 18:47

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un 'flash mob' - con decine di persone stese sul selciato di Piazza VIII Agosto coperte da un lenzuolo bianco attorno allo striscione porpora con scritto 'Stop genocidio' - e un corteo con circa mille partecipanti lungo le vie del centro di Bologna, dalla stessa Piazza VIII Agosto a Piazza San Francesco, per chiedere la fine del conflitto e il cessate il fuoco in Palestina e in Libano. A guidare la manifestazione, punteggiata di bandiere palestinesi e una della Terra dei Cedri il Coordinamento Bologna per la Palestina, che riunisce più di 40 realtà cittadine deciso a far sentire la propria voce contro le operazioni militari condotte da Israele in Medio Oriente. A risuonare nell'aria, gridate dai manifestanti, gli slogan 'Palestina libera' e 'Libano libero', oltre a 'Se non cambierà intifada pure qua', 'Intifada fino alla vittoria' e . 'Ora e sempre resistenza'.
    Al raduno, in Piazza VIII Agosto, teatro del 'flash mob', diversi gli interventi al microfono degli organizzatori della protesta che non hanno mancato di indirizzare critiche anche all'Amministrazione bolognese. "Ci vorrà di più dei vostri timidi gesti simbolici, delle vostre timide richieste di cessate il fuoco - scandisce uno di loro -: Comune di Bologna vi dovete vergognare. Abbiamo visto una intera classe politica parlare di alcune morti e non di altre - prosegue - e siamo stati sminuiti e accusati della qualunque. Ci è chiesto di non parlare della nostra resistenza perché rischiamo di essere esclusi. Ci è chiesto di essere solo vittime e di non resistere a questo genocidio. Questo non ci stupisce - prosegue - questo Paese non ha fatto i conti con il proprio colonialismo, figuriamoci se fa i conti con quello che sta succedendo, con un Mare mediterraneo è diventato un cimitero. Le manifestazioni continueranno finché non prenderete le vostre responsabilità", conclude.
    "Oggi siamo in piazza per ricordare che è oramai un anno che sta andando avanti un genocidio nella striscia di Gaza - spiega Dawod ai cronisti -: per noi oggi è fondamentale scendere in piazza perché quella che inizialmente aveva la forma di una aggressione sulla striscia di Gaza adesso si sta allargando anche al Libano con l'invasione di terra da parte di Israele.
    Oggi per noi è importante esserci e far sentire la nostra voce per riportare all'attenzione ciò che sta accadendo in Palestina e Libano".
   

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