La Corte di assise di Ferrara ha
condannato a 14 anni Sara Corcione, a processo per l'omicidio
della madre, Sonia Diolaiti, commesso il 27 luglio 2022,
utilizzando del tè contaminato da nitrito di sodio.
All'imputata, difesa dagli avvocati Antonio Cappuccio e
Tiziana Zambelli, è stata riconosciuta la semiinfermità mentale,
è stata esclusa la premeditazione e sono state riconosciute le
attenuanti, prevalenti sulle aggravanti: delitto commesso
sull'ascendente e uso di mezzi venefici. La Procura aveva
chiesto una condanna a 21 anni, ma i giudici hanno optato per
una pena inferiore.
Il decesso della 62enne venne scoperto nella notte tra
venerdì 29 e sabato 30 luglio 2022, su interessamento di
un'amica che non riusciva a contattarla e che venne insospettita
dalle risposte evasive della figlia, che abitava in uno degli
appartamenti di proprietà della famiglia, nello stesso stabile.
Nel corso del dibattimento la Corte aveva accolto la
richiesta dei difensori e aveva disposto una perizia
psichiatrica, nominando come perito Michela Casoria.
"Siamo soddisfatti per l'esito del processo - commentano gli
avvocati Cappuccio e Zambelli - proprio perché, al di là della
gravità del fatto, riteniamo che anche Sara Corcione sia una
vittima. Una persona a cui è stato negato l'affetto, isolata,
abbandonata a se stessa. Se fosse stata curata adeguatamente
dall'infanzia forse tutto non sarebbe successo".
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