Alle forze dell'ordine vengono
attribuiti compiti di assistenza tecnica relativi al
funzionamento dei braccialetti elettronici. Lo prevede il
decreto legge 'Giustizia' del 29 novembre 2024 e Usmia
Carabinieri, che è stato tra i primi a segnalare i problemi
derivanti dai falsi allarmi dei braccialetti ora evidenzia come
"tali responsabilità rischiano di compromettere ulteriormente
una sicurezza pubblica già fortemente provata dalla carenza di
personale e risorse".
Per il segretario generale Carmine Caforio e il segretario
nazionale Alfonso Montalbano "assegnare alle forze dell'ordine
compiti e responsabilità estranee alle loro funzioni, come la
verifica tecnica dei dispositivi, è inaccettabile. Queste
incombenze improprie sottraggono tempo ed energie al controllo
del territorio e alla prevenzione dei reati. Non dimentichiamo
che le stazioni carabinieri, le unità radiomobili e le centrali
operative, con un pugno di militari, sono chiamate a controllare
città metropolitane o vaste aree di territorio, in alcuni casi,
densamente popolate da soggetti pericolosi, anche per reati
concernenti il codice rosso".
"Oltre al danno, la beffa", commentano i dirigenti, che
chiedono ai ministri dell'Interno, della Difesa e della
Giustizia "un intervento immediato che escluda gli operatori di
polizia da ogni verifica e assistenza tecnica, affinché possano
continuare a svolgere il loro ruolo fondamentale a tutela della
sicurezza dei cittadini".
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