In 4 anni ha evaso oltre 24,5
milioni di euro di cui 13,5 milioni di imposte dirette, 8
milioni di Irap e 3 milioni di Iva un articolato meccanismo per
evadere le imposte, attraverso la creazione di numerosi schermi
societari fittizi in Italia e all'estero per la vendita online
sottocosto di apparecchiature fotografiche. La frode fiscale
scoperta dalla Guardia di finanza di Ancona ha portato al
sequestro preventivo di quote societarie, disponibilità
finanziarie e beni immobili per 6,5 milioni di euro nella
disponibilità dell'indagato, un ravennate.
L'uomo aveva creato un meccanismo che prevedeva
l'approvvigionamento di prodotti fotografici di provenienza
asiatica attraverso società lussemburghesi a lui riconducibili.
La merce veniva poi ceduta solo cartolarmente a una rete di
imprese avvicendatesi negli anni e dislocate in Puglia, Emilia
Romagna e Marche, tutte gestite dal ravennate ma intestate a
diversi prestanome che sistematicamente omettevano la
presentazione delle previste dichiarazioni fiscali.
Tali imprese erano, infatti, costituite con il solo intento
di rimanere operative per un periodo di tempo limitato, al
termine del quale venivano sostituite da altre. Così facendo, il
responsabile introduceva nel mercato nazionale prodotti a un
prezzo altamente competitivo, grazie agli immediati effetti
generati dall'omesso versamento delle imposte che, di fatto,
costituiva il sostanziale profitto, con conseguente grave danno
alla concorrenza per le imprese operanti legalmente nel medesimo
settore. Al termine dei passaggi, le apparecchiature
fotografiche venivano rivendute sottocosto sia a grossisti del
settore sia direttamente ai consumatori finali, tramite un sito
web pubblicizzato anche sui principali motori di ricerca.
L'operazione a conclusione di meticolose indagini è stata
condotta dai finanzieri del Nucleo di Polizia
Economico-Finanziaria del capoluogo dorico.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA