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Caso Pierina: la moglie di Dassilva denuncia 'criminalista'

Caso Pierina: la moglie di Dassilva denuncia 'criminalista'

Per esercizio abusivo della professione forense

ROMA, 06 dicembre 2024, 18:05

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Valeria Bartolucci, la moglie di Louis Dassilva, indagato a Rimini per l'omicidio di Pierina Paganelli, ha denunciato per esercizio abusivo della professione forense Davide Barzan, consulente 'criminalista' che al momento assiste assieme alla sorella la nuora della vittima, Manuela Bianchi e il fratello Loris. Lo ha confermato intervenendo a 'La Vita in Diretta' su Raiuno.
    Bartolucci per un periodo, dopo l'omicidio, aveva incontrato Barzan e insieme al marito anche lei aveva dato un mandato difensivo a lui e alla sorella del consulente, avvocato, convinta di averlo dato allo 'Studio Barzan'. Poi aveva deciso di revocarlo e in seguito i fratelli Barzan continuano ad assistere Manuela Bianchi e il fratello Loris. La denuncia di Bartolucci, assistita dall'avvocato Chiara Rinaldi e Antonio Petroncini, parte dal presupposto che lei ha sempre ritenuto che Barzan fosse avvocato o consulente legale, anche perché così lui le avrebbe lasciato intendere e spesso è stato presentato così nelle trasmissioni televisive a cui ha partecipato parlando del caso. Bartolucci indica come testimoni giornalisti e autori dei programmi di cui Barzan, che non risulta iscritto all'albo degli avvocati né ad altri albi, è stato ospite. Della denuncia se ne occupano i carabinieri di Rimini, coordinati dal pm Daniele Paci. 

ANCHE DASSILVA DENUNCIA

Dopo la moglie Valeria Bartolucci, anche Louis Dassilva ha presentato una denuncia-querela contro l'avvocata Nunzia Barzan e il fratello Davide Barzan (consulente tecnico 'criminalista') che lo avevano assistito nella prima fase del caso di Pierina Paganelli. Dassilva è indagato dalla Procura di Rimini per l'omicidio della 78enne vicina di casa ed è attualmente in custodia cautelare in carcere. Assistito dagli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, ha presentato la denuncia per l'ipotesi di reato di 'altre infedeltà del patrocinatore o del consulente tecnico', articolo 381 del codice penale. I Barzan lo avevano appunto assistito all'inizio della vicenda, con nomina difensiva depositata dall'avvocato Barzan, ma una volta indagato i due hanno proseguito con la difesa della nuora della vittima, Manuela Bianchi, e hanno svolto attività processuale in udienze e in un sopralluogo, anche pochi giorni fa. L'articolo 381, al secondo comma, stabilisce la pena della reclusione fino a un anno e della multa da 51 euro a 516 euro, se il patrocinatore o il consulente, dopo aver difeso, assistito o rappresentato una parte, assume, senza il consenso di questa, nello stesso procedimento, il patrocinio o la consulenza della parte avversaria.

L'ORDINE: 'AVVOCATI HANNO RUOLO DELICATISSIMO'

"Se fosse confermato quanto denunciato dalla signora Bartolucci (che il signor Barzan si sarebbe 'presentato a lei e al marito prima come legale e poi come consulente legale, fornendo anche consigli e pareri, interfacciandosi come colui il quale decide la strategia difensiva', come riportato dalla stampa) si tratterebbe di un fatto gravissimo e l'Ordine degli Avvocati di Rimini si costituirebbe Parte Civile nel processo come avvenuto in occasione di altre contestazioni di esercizio abusivo della Professione". Lo scrive il presidente dell'ordine riminese, Roberto Brancaleoni, in relazione alla denuncia della moglie di Louis Dassilva, indagato nel caso Pierina, al suo ex consulente 'criminalista'. "L'avvocato, ed in particolare il difensore nel processo penale - prosegue l'ordine riminese - un delicatissimo ruolo di tutela dei diritti fondamentali dell'assistito, di cui spesso si trova ad avere in mano la vita. Un ruolo per poter esercitare il quale non basta una laurea ma occorre un lungo percorso di pratica professionale ed il superamento di un rigoroso esame di abilitazione, oltre a successivi stringenti obblighi di formazione continua. L'avvocato è poi sottoposto ad una Legge professionale e ad un codice deontologico rigorosissimi, nell'interesse dei cittadini e della giustizia. Sempre più spesso, purtroppo, sul palcoscenico della spettacolarizzazione mediatica di ciò che dovrebbe essere riservato alla sacralità delle aule giudiziarie, assistiamo all'avvicendarsi di personaggi che dispensano in libertà opinioni su temi legali e che il popolo confonde sempre più spesso con i veri avvocati".

   

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