La guardia di finanza e la
polizia di Reggio Emilia hanno scoperto una frode fiscale con
utilizzo di fatture false per un totale di 37 milioni di euro.
Sono stati messi a segno sequestri per un ammontare di circa 12
milioni di euro nei confronti di 41 persone fisiche indagate e
37 società con sede in varie parti d'Italia Italia con
perquisizioni in atto tra Reggio Emilia, Parma, Modena, Trento,
Verona, Torino, Monza, Milano, Brescia, Como, Bergamo, Cremona,
Mantova, Livorno, Benevento e Napoli.
È l'esito della seconda tranche dell'inchiesta denominata
'Titano' coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio
Emilia, sotto la direzione del procuratore capo Calogero Gaetano
Paci che ha chiesto e ottenuto decreti di perquisizioni e di
sequestri preventivi dal gip Luca Ramponi del tribunale
reggiano. Nello scorso giugno, nella medesima operazione,
vennero sequestrati 6 milioni di euro e messe a segno 80
perquisizioni nei confronti di 50 indagati, volte a smantellare
una presunta intera organizzazione dedita alla costituzione di
società cartiere, riconducibili a soggetti residenti in
provincia di Reggio Emilia e già coinvolti nell'indagine
denominata "Billions", che avevano emesso, nel periodo
2018-2022, fatture per operazioni inesistenti per circa 62
milioni di euro a favore di società terze.
Le società coinvolte (alcune risultano aver cessato
l'attività) operano in settori economici diversificati, quali
l'edilizia, il commercio all'ingrosso di imballaggi,
l'abbigliamento, il commercio di software e computer. Coinvolte
anche alcune società, nella zona di Milano. Inoltre, nel corso
di una perquisizione domiciliare a Gualtieri, nella Bassa
Reggiana, è stata rinvenuta una serra con 70 piante di marijuana
in stato di coltivazione. Il proprietario è stato arrestato in
flagranza di reato con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio
di stupefacenti.
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