Sette persone, di cui quattro minorenni, portate all'ospedale, intossicate dal monossido di carbonio. È il bilancio di quanto avvenuto nella tarda serata di ieri a Reggio Emilia, poco dopo le 22, in un appartamento di via Candelù, nella primissima periferia della città. Le cause delle esalazioni, stando a quanto ricostruito dai vigili del fuoco, sono riconducibili ad un malfunzionamento di una stufa a legna accesa per scaldare gli ambienti e cuocere vivande. Sul posto automediche e ambulanze del 118 che hanno portato due delle sette persone intossicate a Fidenza per un trattamento specializzato in camera iperbarica. Sull'accaduto indaga la polizia.
Gli intossicati sono tutti appartenenti allo stesso nucleo familiare: si tratta di una famiglia di origine egiziana: padre, madre, nonna materna più quattro figli tutti minorenni di 10, 12, 14 e 17 anni. Nessuno è grave.
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