Il Museo Civico Archeologico di
Bologna dedica a Guglielmo Marconi (1874-1937) - padre del
wireless e della radio, premio Nobel per la Fisica - il quinto
appuntamento espositivo della rassegna 'Il Medagliere si
rivela', per fare conoscere al grande pubblico la ricca raccolta
numismatica conservata nelle proprie collezioni, presentando una
vetrina che raccoglie una decina di beni numismatici consacrati
a questo italiano tra i più illustri, in Italia e all'estero. La
mostra, a cura di Paola Giovetti e Laura Marchesini, è
liberamente fruibile nell'atrio del museo dal 16 gennaio al 2
marzo.
La medaglia più antica tra quelle esposte risale al 1903 ed è
stata ideata dallo scultore bolognese Arturo Colombarini e
conferita dalla città a Guglielmo Marconi. Di particolare pregio
artistico è il ritratto al dritto di Marconi, di tre quarti,
mentre sul rovescio compare un genio che stringe il nastro della
stazione ricevente con macchina decodificatrice Morse, usata
dallo scienziato durante gli esperimenti sulla telegrafia senza
fili. Nel 1974, per il centenario dalla nascita di Marconi,
diverse istituzioni hanno voluto tributargli omaggio attraverso
la numismatica. Tra queste, la Fondazione Guglielmo Marconi
emise una medaglia in argento riutilizzando il conio
dell'esemplare voluto nel 1926 dalla città di Bologna, dalla
Regia Università e dalla Regia Scuola d'Ingegneria, consegnata a
Marconi come onorificenza. Nel medesimo anno anche la Zecca di
Stato decise di emettere ben due monete celebrative: una da 100
lire in acciaio, con il volto di Marconi al dritto e al rovescio
un'antenna trasmittente per segnali in onde medie da lui
inventata, e una in argento, con il valore di 500 lire. Dal 1990
la Zecca diede poi corso ad una banconota da 2000 lire dedicata
a Marconi. La medaglia più recente, esposta in vetrina, è stata
commissionata nel 2024 dal Lions Club Bologna Guglielmo Marconi
allo scultore Marco Marchesini, con il patrocinio della
Fondazione Guglielmo Marconi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA