BRUXELLES - L'agricoltura biologica può 'sfamare il mondo' in modo sostenibile, ma solo se cambiano le diete e si riduce lo spreco alimentare. Sono i risultati di uno studio dell'istituto internazionale di ricerca sul bio Fibl in collaborazione con studiosi della Fao e di due università europee, pubblicato su Nature Communications. Secondo la ricerca, se il 60% delle coltivazioni su scala mondiale fosse convertito a biologico, e la produzione di mangimi per allevamento e gli sprechi alimentari fossero ridotti del 50%, avremmo un sistema alimentare a basso impatto ambientale, con minori emissioni di gas serra, e un aumento richiesto delle superfici agricole minimo. A questi cambiamenti dovrebbe corrispondere una diminuzione di un terzo del consumo dei prodotti animali, perché si produrrebbero meno mangimi da allevamento. Senza cambiamenti nelle abitudini alimentari e nelle diete, invece, ci sarebbe bisogno di un incremento sostanziale delle aree coltivate. L'agricoltura sostenibile, sono le conclusioni dello studio, è possibile solo se cambiano i modelli di consumo.
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