Tra il 2013 e il 2023
l'intensità delle emissioni di gas serra provenienti dal settore
agricolo, forestale e della pesca in Italia è aumentata del
2,1%. Lo certifica Eurostat pubblicando i dati sulle emissioni
di gas serra dell'Ue per attività economica, constatando una
generale riduzione in dieci anni delle emissioni di gas serra
dai produttori di quasi tutte le attività economiche.
Secondo l'ufficio statistico dell'Ue l'Italia non è l'unico
Paese in Unione europea ad aver registrato un aumento di
intensità delle emissioni dal comparto agroalimentare: in
Estonia l'aumento osservato è del 68,4%, del 63,1% a Cipro, in
Grecia del 22%, in Spagna del 13,9%, in Lettonia del 10,1%, in
Bulgaria del 7,7% e in Portogallo del 2,4%. Nella maggior parte
dei Paesi Ue, 19 su 27, l'intensità di emissioni risulta in calo
nel decennio. L'intensità delle emissioni di gas serra, spiega
Eurostat, è la misura della quantità di emissioni (misurate in
equivalenti di CO2) per unità di valore aggiunto lordo (misurato
in euro) in una determinata economia. Una diminuzione
dell'intensità delle emissioni significa meno emissioni per la
stessa quantità di valore aggiunto economico.
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