BRUXELLES - "Il Repower Eu per l'Italia ha anche dei limiti" e allo stesso tempo "il Pnrr è stato programmato prima dello scoppio della guerra, ha in se il problema del costo delle materie prime e la seconda questione è legata alla disponibilità finanziaria che altri Paesi hanno di poter accedere alla quota residua dei prestiti". Lo ha detto il ministro per gli Affari Ue, la Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto dicendosi d'accordo con il titolare del Mef Giancarlo Giorgetti sulla possibilità che il RePower possa aprire la discussione ad una revisione del Pnrr.
"L'Italia deve raggiungere 55 obiettivi entro il 31 dicembre" per chiedere la terza tranche, "al momento ne abbiamo raggiunti 25, sugli altri c'è qualche criticità - ha spiegato -. Sono fiducioso ma al di là della fiducia c'è l'obbligo di un lavoro serrato del governo non solo sulla scadenza del 31 dicembre ma anche del giugno del prossimo anno". "La nostra intenzione è utilizzare molto lo strumento della cabina di regia per accelerare nella spesa" dei fondi del Pnrr e "risolvere le questioni fondamentali. L'obiettivo di spesa da qui a fine anno è stato dimezzato ma la settimana prossima entreremo nel merito con riunioni specifiche con i singoli ministeri, le singole amministrazioni", ha rimarcato.
In mattinata il ministro ha incontrato gli eurodeputati italiani. Durante l'incontro il ministro Fitto ha espresso l'importanza di un forte coordinamento tra il governo italiano e le delegazioni italiane sui principali dossier dell'attualità europea come l'energia, l'Ucraina, il Pnrr, l'immigrazione e la riforma della governance economica. Soddisfazione da parte del ministro Fitto per il clima di collaborazione espresso dagli eurodeputati italiani.
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