STRASBURGO - Fondi e legislazione adeguati per il Corpo Europeo di Solidarietà (CES), il progetto comunitario che punta a creare 100 mila opportunità di volontariato e lavoro per i giovani. A chiederlo è stato oggi il Parlamento Ue approvando una risoluzione non legislativa in cui si indica espressamente che il finanziamento del CES non deve avvenire a spese di Erasmus+ o di altri programmi Ue.
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I deputati hanno anche esortato la Commissione Ue a tener conto del grande interesse suscitato dall'annuncio del CES, con più di 20 mila giovani che si sono registrati al portale dalla sua inaugurazione, nel dicembre scorso. L'esecutivo comunitario dovrebbe presentare una proposta legislativa a maggio per chiarire la gestione e il finanziamento di questa iniziativa che punta a sostenere i giovani tra i 17 e i 30 anni che svolgono servizi di volontariato da due a dodici mesi nel loro Paese o all'estero.
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Il CES si basa su due filoni complementari: quello del volontariato e quello occupazionale. Le aree di intervento sono: istruzione e attività giovanili, salute, integrazione sociale e lavorativa, assistenza nella fornitura di prodotti alimentari e non alimentari, costruzione di rifugi, edilizia, ristrutturazione e gestione, accoglienza, supporto e integrazione di migranti e rifugiati, riconciliazione post-conflitto, protezione dell'ambiente e conservazione della natura.
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