BRUXELLES - "Il governo italiano non è stato ancora formato. Come Commissione europea giudichiamo i governi non su quanto annunciano, ma su quanto faranno. Siamo vigili per salvaguardare per intero i diritti degli africani che sono in Italia". Così il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, in una conferenza stampa congiunta col presidente dell'Unione africana Moussa Faki, a chi chiede dell'espulsione di 500mila migranti prevista dal programma del nuovo governo italiano.
Parlando in generale, Juncker ha detto: "Non vorrei che africani e europei pensassero che la migrazione sia l'unico problema da risolvere tra l'Africa e l'Ue. Lo giudicherei ingiurioso per il continente africano, che ha altre potenzialità, al di là del problema posto dalla migrazione".
"A Abidjan a novembre, con l'Onu, abbiamo cercato di trovare risposte al rimpatrio dei migranti - ha detto Juncker -. Non nego le difficoltà di reinserire i migranti nei diversi Paesi del continente africano, continueremo a operare nella direzione di rimpatri che rispettino tutte le regole, in particolare, i diritti umani, per quegli africani, che sulla base della legge europea non hanno il diritto di restare nell'Ue".
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