La visita è stata organizzata all'indomani della cancellazione del viaggio a Bruxelles del premier giapponese Shinzo Abe, la scorsa settimana, a causa dell'emergenza maltempo che si è abbattuto sul Giappone centro occidentale.
Dopo quattro anni di trattative, a alla luce delle tendenze isolazioniste e protezioniste - scaturite dai provvedimenti dell'amministrazione del presidente Usa Donald Trump, l'Unione europea e il Giappone sono dunque pronte ad incrementare lo scambio di merci senza barriere tariffarie, dando slancio a settori considerati chiave come quello automobilistico, agricolo e alimentare.
Per l'Italia, il Giappone è il sesto partner commerciale fuori dall'Ue, dove esporta 2,4 miliardi di euro di beni in più rispetto a quanti ne importa. Secondo i dati della Commissione, sono 14.921 le aziende in Italia che esportano i loro prodotti verso il Paese del Sol Levante, e in Italia dipendono direttamente da questa relazione commerciale 88.806 posti di lavoro.
Nei primi 5 mesi del 2018 l'export italiano ha segnato un aumento di oltre il 20%, e in termini di valore l'Italia è il secondo Paese esportatore dell'Unione Europea, dietro alla Germania. "Con il premier giapponese Shinzo Abe abbiamo appena concluso i negoziati sull'adeguatezza reciproca dei dati. L'Ue ed il Giappone creeranno la più grande area al mondo sulla sicurezza dei dati. Stiamo dando forma agli standard globali e sostenendo il diritto fondamentale della protezione dei dati". Così in un tweet il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker che si trova in Giappone dove è prevista la firma dell'accordo sul libero scambio, (Epa).
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