BRUXELLES - Da dopo l'incontro Juncker-Trump a Washington a luglio, i contatti sono in corso tra Ue e Usa per dare seguito agli impegni presi ed "esplorare le possibilità di un accordo commerciale sui beni industriali, per cui l'Ue è pronta ad andare a zero dazi se anche gli Usa lo sono", una "opportunità di voltare pagina rispetto all'escalation". E "come concordato, finché ci saranno i negoziati nessun nuovo dazio verrà imposto" sulle auto, ma la Commissione Ue "sta ancora preparando le sue contromisure dovesse sorgerne la necessità". E' il quadro tracciato dalla commissaria Ue al commercio Cecilia Malmstroem in un'audizione all'Europarlamento per fare il punto sulle relazioni commerciali Ue-Usa.
"Non c'è una scadenza ma speriamo di vedere progressi il prima possibile, anche se abbiamo avvertito che non negoziamo con la pistola puntata alla tempia", ha aggiunto la commissaria, auspicando che nel pacchetto di una potenziale intesa con gli Usa ci sia anche la revisione dei dazi su acciaio e alluminio. Questa dovrebbe includere anche il gas, ma non agricoltura e appalti pubblici. "Se succedesse" che gli Usa imponessero dazi sulle auto Ue, "interromperemmo immediatamente le discussioni" avviate con Washington dopo l'incontro Juncker-Trump di luglio, ha precisato Malmstroem rispondendo a una domanda durante l'audizione.
"Non stiamo ricominciando il Ttip, non c'è nessun Ttip" sul tavolo con gli Usa, se andrà in porto "si tratta di un accordo commerciale molto più limitato" e "concentrato solo sui dazi e le tariffe doganali", infatti riguarderebbe solo i beni industriali, eventualmente il gas dato che alcuni stati membri vorrebbero avere licenze per esportarlo, mentre sarebbero esclusi agroalimentare e appalti pubblici. Lo ha sottolineato la commissaria Ue al commercio, sottolineando che "in nessun caso abbasseremmo i nostri standard" e assicurando che gli ogm sono completamente esclusi dalle discussioni. La commissaria ha quindi sottolineato che "non abbiamo ancora iniziato i negoziati", ma quelle che sono in corso sono per ora solo discussioni per definire proprio l'ambito di eventuali negoziati, per cui la Commissione ha bisogno del mandato da parte degli stati membri e del coinvolgimento dell'Europarlamento.
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