BRUXELLES - La presidenza di turno romena del Consiglio dell'Ue è l'ultima possibilità per trovare un accordo sulla riforma di Dublino e su altri 8 provvedimenti per gestire i flussi migratori. C'è un gruppo di Paesi deciso ad andare avanti e fare quest'ultimo tentativo sul pacchetto complessivo, prima delle elezioni europee. Lo si apprende da fonti Ue, secondo le quali, tuttavia, Salvini non avrebbe interesse a risolvere la situazione.
La volontà di fare quest'ultimo tentativo sulla riforma di Dublino, che nello scenario ideale dovrebbe passare assieme ad altri otto proposte - tra cui la revisione della direttiva sui rimpatri, il rafforzamento di Frontex e quello dell'Agenzia europea di sostegno all'asilo (Easo) - è emersa al vertice dei leader Ue di Salisburgo, della settimana scorsa. Per la riforma di Dublino si ripartirà dalla proposta avanzata dalla passata presidenza di turno bulgara, mentre quella austriaca farà il lavoro preparatorio. Con grande probabilità, per ottenere la convergenza del maggior numero di Paesi, la proposta sul tavolo sarà emendata, eliminando la parte che comunque prevede l'obbligatorietà dei ricollocamenti dei richiedenti asilo. Il documento invece prevede già la possibilità di esprimere solidarietà, con denaro ed equipaggiamenti, in alternativa all'accoglienza di profughi dagli Stati membri in prima linea.
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