BRUXELLES - La legge dell'Unione non è contraria alla presa in carico del Sistema sanitario italiano (Ssn) del farmaco Avastin, commercializzato da Roche Italia, per un uso non coperto dalla sua autorizzazione al commercio (Aic). Lo stabilisce la Corte Ue nella sentenza in merito alla causa di Novartis Farma contro l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa).
La disputa trae origine dalla decisione dell'Aifa, nel 2014, di inserire Avastin nell'elenco dei farmaci erogati a carico del Ssn, per il trattamento di una patologia oculare - la degenerazione maculare correlata all'età (Dmle) - a precise condizioni, sebbene l'Aic dell'Avastin non copra tale malattia. La Novartis, che commercializza Lucentis, farmaco autorizzato in modo specifico per trattare la Dmle (anche questo a carico del Ssn, ma più costoso dell'Avastin), ritenendo che le decisioni dell'Aifa favoriscano l'uso dell'Avastin, in termini che non rispondono alla sua Aic, aveva impugnato le decisioni dell'Aifa nei tribunali amministrativi italiani, e il Consiglio di Stato si era rivolto alla Corte Ue.
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