BRUXELLES - L'Italia è il principale produttore di soia nell'Ue ed è il Paese in cui negli ultimi tre anni è aumentata di più la superficie coltivata a legumi bio (+21%), nonché fa parte del club di 8 stati membri che producono più varietà riconosciute, circa 40 a livello Ue. E' il quadro che emerge dalla relazione della Commissione europea sullo sviluppo delle colture proteiche (come semi di colza e di girasole, soia, erba medica, fave, lenticchie). La relazione contiene inoltre alcune raccomandazioni per incrementare l'offerta di colture di cui c'è forte domanda in Europa, soprattutto per la produzione di mangimi, con 17 milioni di tonnellate importate ogni anno da Paesi extra-Ue. Seppure meno importante, il mercato alimentare delle colture proteiche registra una crescita a due cifre, trainata dalla domanda di alternative alla carne e ai latticini. Le colture proteiche presentano inoltre vantaggi ambientali, perché fissano l'azoto nei suoli riducendo il ricorso ai fertilizzanti e il loro impiego nella rotazione delle colture è in genere vivamente raccomandato.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA