STRASBURGO - Introdurre sanzioni finanziarie contro i partiti politici che violano la protezione dei dati personali per influenzare l'esito delle elezioni europee. È l'obiettivo delle nuove regole concordate in via informale tra i negoziatori di Parlamento e Consiglio Ue per proteggere il voto del prossimo maggio, dopo che diversi casi - tra cui lo scandalo Facebook/Cambridge Analytica - hanno rivelato come le vulnerabilità dei sistemi di protezione dei dati possono minare i processi democratici. Il testo chiede sanzioni fino al 5% del bilancio annuale del partito politico europeo o della fondazione che ha commesso la violazione. I partiti che hanno violato le regole non potranno inoltre beneficiare dei finanziamenti Ue nell'anno della sanzione. L'accordo informale dovrà ora essere approvato a fine gennaio dalla Commissione affari costituzionali del Parlamento europeo, prima del via libera finale della plenaria dell'Eurocamera (a marzo) e del Consiglio Ue.
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