BRUXELLES - "Il Parlamento ha votato a larga maggioranza a favore della proposta di bloccare l'erogazione di fondi Ue ai Paesi che non rispettano lo stato di diritto, ma la discussione in Consiglio sarà estremamente difficile, così com'è difficile dire quale sarà il risultato finale perché sul quadro finanziario pluriennale deve esserci l'unanimità fra gli Stati membri". Così l'ex capo di gabinetto della commissaria alle politiche regionali, Nicola De Michelis, durante la diretta Facebook di ANSA.
"L'idea della Commissione a mio parere è giusta: se lo stato di diritto non è rispettato e questo conduce a delle situazioni in cui il controllo delle risorse europee non è garantito - ha aggiunto De Michelis - è logico dire che finché non si risolvono quelle situazioni non possiamo continuare a erogare fondi perché non siamo sicuri che questi vengano usati in modo corretto".
Sul taglio del 10% dei fondi strutturali europei nel 2021-2027 proposto dalla Commissione Ue, il funzionario ha ammesso che se fossero stati mantenuti gli stessi criteri di assegnazione dell'attuale periodo 2014-2020, "l'Italia avrebbe beneficiato di aumenti molto importanti (la proposte prevede comunque un aumento di 2,4 miliardi rispetto a oggi, ndr). Ma la Commissione deve costruire un bilancio che raggiunga un equilibrio. Quel metodo che avrebbe dato tanti soldi all'Italia ne avrebbe tolti tantissimi ad altri Paesi e questo avrebbe di fatto costituito un punto di non partenza del negoziato".
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