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Europee: Weber, voglio una Commissione vicina alla gente

Europee: Weber, voglio una Commissione vicina alla gente

Timmermans, rafforzare l'Europa riformandola. RIVEDI IL DIBATTITO

16 maggio 2019, 17:22

Redazione ANSA

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Il dibattito - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES - "Io voglio una commissione vicina alla gente, che si occupi di questioni concrete. Juncker ha fatto un buon lavoro, ma la prossima commissione sarà di una nuova era, di apertura e ottimismo". Lo afferma il candidato di punta del Ppe Manfred Weber al dibattito tra i 6 spitzenkandidat a Bruxelles. Frans Timmermans (S&D) ha proposto di "rafforzare l'Europa e riformarla", con le "grandi aziende che paghino le tasse", proponendo poi un "salario minimo, applicare lo stato di diritto, la sostenibilità", e mettendo la crisi climatica nell'agenda della commissione.

Lo spagnolo Nico Cue' per la sinistra Gue ha chiesto una Europa "solidale", mentre il ceco Jan Zahradil (Ecr) ha proposto una Europa "più ridotta, flessibile, decentralizzata che rispetti tutti i membri" con una Commissione che "rispetti le nazioni e cooperi con loro rispettandoli senza paternalismi". La verde Ska Keller ha parlato di elezioni europee "importanti" e mira ad una Europa "diversa sottolineando il fatto che "abbiamo un solo pianeta" e che le "grandi multinazionali paghino le tasse" ed i "diritti umani rispettati". La liberale Margrethe Vestager ha invece ricordato che nel suo lavoro da commissario ha fatto in modo che le aziende "rispettino le regole" e la "cosa più importante è che gli europei possano vivere la vita che vogliono e che si sentano parte di questa comunità"

Tra i temi del dibattito anche la migrazione. "L'Europa perde un pezzettino di anima quando un uomo muore nel Mediterraneo", ha affermato Timmermans, candidato di punta dei Socialisti e democratici alle prossime elezioni europeo nel corso del dibattito con gli altri 5 spitzenkandidat a Bruxelles. "I migranti vanno salvati e non si possono multare chi li salva, è ed inaccettabile quello che fa il governo italiano, il destino dell'Europa è legato all'Africa", ha aggiunto bocciando i paesi europei contrari alla solidarietà.

Di altro parere Jan Zahradil, candidato di punta per i Conservatori. "Non introdurrei mai le quote sui migranti se diventassi presidente della Commissione europea e sono convinto che vada cercata una soluzione che rispetti il diritto sovrano dei governi di concedere o meno asilo o la residenza". Secondo Zahradil "bisogna lottare contro la tratta degli esseri umani e creare dei centri di accoglienza fuori dall'Ue e siglare più accordi di rimpatrio con altri paesi, ma anche stabilizzare la situazione in Africa".  

Per il candidato dei Popolari Manfred Weber "l'unica soluzione deve essere europea" e bisogna "riprendere il controllo delle frontiere", proponendo "10mila agenti di Frontex", ma anche un "grande piano Marshall per l'Africa ed un commissario per l'Africa".
Secondo Nico Cue' della sinistra Gue "l'immigrazione è un grande dramma umano" ed è una "opportunità", chiudendo la porta a "parla di invasione dell'Europa".

La liberale Margrethe Vestager ha proposto di "trovare soluzioni a lungo termine e di stabilizzazione con la stessa serietà con cui si affrontiamo i salvataggi in mare". Ma ancora più importante è "trovare un modo per gestire l'immigrazione" con un "sistema comune di asilo e di solidarietà comune, ma bisogna farlo insieme altrimenti siamo destinati a fallire". Infine la verde Ska Keller che si è detta "favorevole alla solidarietà europea, condividendo le responsabilità, impegnandoci nello sforzo della ricerca e salvataggio e impedire che muoiano persone nel Mediterraneo". 

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