I leader indipendentisti catalani Carles Puigdemont e Oriol Junqueras, il primo 'in autoesilio' in Belgio a fronte di un mandato di arresto in Spagna e il secondo in carcere per il referendum del 2017, sono stati eletti al Parlamento europeo, dove potranno coronare il sogno di affermare la loro causa. Junqueras, eletto anche alle ultime legislative in Spagna, è stato sospeso dall'incarico di deputato con altri tre indipendentisti in quanto sotto processo, anche se la loro posizione è ancora sub judice, ma si è già detto pronto a rinunciare al seggio nazionale per andare a Bruxelles.
Republicas, la coalizione tra ERC, EH Bildu e BNG, conquista tre eurodeputati, mentre Lliures per Europa (Junts) ottiene due seggi, uno dei quali destinato a Puigdemont, capolista forte di quasi un milione di voti in Catalogna. Con lui, eletto l'ex assessore alla salute Toni Comin. A scrutini quasi conclusi la coalizione ha ottenuto oltre 1,2 milioni di voti (5,62%). Oltre a Junqueras sono stati eletti a Bruxelles Pernando Barrena, (EH Bildu) e Diana Riba (ERC).
E' ora da vedere se Puigdemont e Junqueras potranno effettivamente giurare e sedersi all'Europarlamento. L'elezione dà loro diritto all'immunità parlamentare, ma prima dovrebbero comunque presentarsi davanti alla Giunta spagnola per le elezioni a Madrid per giurare di persona. E' non è chiaro se la Spagna intenda o meno riconoscere loro l'immunità. I partiti indipendentisti hanno intanto conquistato il municipio di Barcellona: Ernest Maragall, 76 anni, fratello di un primo cittadino molto popolare durante le Olimpiadi del '92, di ERC, sarà il nuovo sindaco, al posto di Ada Colau, leader di una coalizione civica di sinistra e prima donna a guidare la città.
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